Dopo 20 giorni di lavori intensi, pulizie fino all’esasperazione, dopo aver imparato i veri vocaboli importanti in Nepal :boli, porsi (domani, dopodomani), e l’espressione  “they say” senza mai sapere di chi si tratta, questa mattina la casa era ancora un cantiere.

Dopo l’ennesima ripulita, gli artigiani si sono dati agli ultimi lavori folli ed eravamo da capo.

Anche la sistemazione e soprattutto la pulizia di tutto il materiale che dalla vecchia Karunalaya è stato portato con 6 viaggi di camioncino è stata molto impegnativa.

Abbiamo comunque trovato il tempo per una scappata al Batbteni, il Serfontana locale, per acquistare zerbini, e molte altre cosette per la casa senza dimenticare l’occorrente per una festicciola di benvenuto ai nostri bambini alla quale hanno partecipato anche gli ultimi artigiani che si sono commossi quando hanno visto i bimbi arrivare ed entusiasmarsi per la nuova casa. Forse non credevano alle nostre parole quando mettevamo loro premura dicendo che  sarebbero arrivati.

E’ stata una fatica indescrivibile, e forse siamo resistiti  solo per aver messo il salvagente alla speranza perché fosse l’ultima a morire.

Da ora inizia una nuova fase, speriamo fisicamente meno faticosa ma sicuramente mentalmente ed emotivamente molto impegnativa, l’organizzazione e la consegna della nuova struttura.

Godiamoci questo momento e poi …

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Un grosso GRAZIE ad IRMA, infaticabile, attenta e indispensabile sostengo in questa fase lunga e faticosissima. Grazie per non aver mollato mai ed essere stata l’unica che ha voluto essere con noi in questo momento tanto duro ma anche tanto magico.

Domani pubblicherò una tua foto con Barabba, il nostro artigiano preferito, GRAZIE